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lunedì 2 febbraio 2009

Malattia e genitorialità-3 CASO 2:L'intervento chirurgico



La pratica chirurgica può provocare nei genitori sentimeni di timore spesso direttamente proporzionali ai rischi più o meno evidenti di quest'ultima. Reazioni emotive come;il rifiuto,il sentimento di colpa e di impotenza,e il timore dell'idea di abbandonare il proprio bambino o che lo stesso si senta abbandonato e trascurato(relativo al momento dell'operazione in cui il genitore viene suo malgrado allontanato). La prima angoscia è provocata dall'induzione dell'anestesia,che è di per se una procedura dolorosa,successivamente la preoccupazione sale per il ricovero in terapia intensiva,spesso con delle regole prestabilite rigide che compromettono la vicinanza dei genitori al proprio figlio (ammissione controllata con nessuna regolarità nella frequenza),tanto più il bambino è piccolo quanto più è difficile riuscire ad elaborare queste separazioni con il controllo degli stati di ansia. Un'altro elemento che può provocare ansia e preoccupazione è il "non riconoscere il proprio figlio" in un'ambiente così distante da quello famigliare,vederlo stordito,disperato e così lontano,con l'angoscia che questo possa portare a ledere il legame famigliare così importante e sensibile sopratutto con il bimbo piccolo.

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